Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Numero "5.8" a margine di c. 37r. Cancellature a c. 37v; la c. 40v non è notata. Il copista è lo Scriba 4 (probabilmente Giovanni Battista Vivaldi).
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Aure voi più non siete
Ti confido il pianto mio
Infelice Daliso ove tra queste
Le fiorite e belle sponde
Trascrizione del testo poetico
Aure, voi più non siete
Così soavi e care
Né le vostr’ombre, o faggi,
Sembran più così amene,
Or che da voi n’andò la mia Climene.
Ruscelletto, a’ cui raggi
Il bel volto scorgea
Quando gentil tessea
Al tesoro del crin l’altro del prato,
E voi onde felici
Ch’ove alberga n’andate,
Questi sospiri miei a lei portate:
Ti confido il pianto mio,
Limpidetto amato rio,
Perché il rechi alla mia bella.
Giunto allor che tu sarai
Ove alberga, le dirai
Che fedele il suo Daliso
Con quel pianto a lei favella.
Ti confido il pianto mio...
Infelice Daliso, ove tra queste
Un giorno tanto a me care foreste,
Ovunque io volga il guardo,
Incontro un rio tormento.
Qui il caro nome inciso
Io leggo, e là rimiro il bel Narciso,
Da cui dir li solea
Che col candor del sen vinto l’avea.
Qui il praticello erboso,
Ove con ella ascoso
Sotto un’ombra cortese,
Sì spesso favellai delle mie pene.
Oh Climene, Climene!
Rimembranze tacete,
Care voi siete sì, ma m’uccidete.
Le fiorite e belle sponde
Va baciando il rio con l’onde
E baciando più contento
Dalle sponde il bacio ottiene.
Ma crudele ei mi tormenta
Perché a core egli ramenta
Il bel labbro di Climene.
Le fiorite e belle sponde...
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Foà
collocazione Foà 28.9
Scheda a cura di Giulia Giovani