Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Le carte 4-5r consistono in una versione differente dell’aria "Ah, ch’infelice sempre" e in un appunto per il recitativo seguente (RV 684a). La c. 5v non è notata; il numero "130" posto alla fine della cantata indica il numero di battute dell’aria "Nell’orrido albergo".
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Cessate omai cessate
Ah ch'infelice sempre
A voi dunque ricorro
Nell'orrido albergo
Trascrizione del testo poetico
Cessate, omai cessate,
Rimembranze crudeli
D’un affetto tiranno;
Già barbare e spietate
Mi cangiaste i contenti
In un immenso affanno.
Cessate, omai cessate,
Di lacerarmi il petto,
Di trafiggermi l’alma,
Di toglier al mio cor riposo e calma.
Povero core afflitto e abbandonato,
Se ti toglie la pace
Un affetto tiranno,
Perché un volto spietato, un’alma infida,
La sola crudeltà pasce ed annida.
Ah ch’infelice sempre
Me vuol Dorilla ingrata,
Ah sempre più spietata
M’astringe a lagrimar.
Per me non v’è ristoro,
Per me non v’è più speme.
E il fier martoro
E le mie pene
Solo la morte
Può consolar.
Ah ch’infelice sempre...
A voi dunque ricorro
Orridi spechi, taciturni orrori,
Solitari ritiri ed ombre amiche,
Tra voi porto il mio duolo,
Perché spero da voi quella pietade,
Che ’n Doreilla inhumana non annida.
Vengo, spelonche amate,
Vengo, spechi graditi,
Affine meco involto
Il mio tormento in voi resti sepolto.
Nell’orrido albergo,
Ricetto di pene,
Potrò il mio tormento
Sfogare contento
Potrò ad alta voce
Chiamare spietata
Vendetta farò.
Nell’orrido albergo...
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Foà
collocazione Foà 28.1
Scheda a cura di Giulia Giovani