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Legami a persone
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Redazione
Filigrana
Note
Il tit. si ricava dall’intitolazione
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Pera chi d'onestade
Un occhio non avaro
Se unita a cortesia
Bella bocca se mostra un sorriso
Quasi un pregio gradito
Beltà che non è amabile
Trascrizione del testo poetico
Pera chi d’onestade
Gentilezza nemica essere eredo
Et in rozza beltade
Chi trovar preggio alcuno avvien che pensi
Ha in petto un cor di fera e non ha sensi.
Un occhio non avaro
Un occhio un scherzo caro
Sol è affabilità.
Ne gl’antri e nelle selve
Può corteggiar le belve
Chi vuol rusticità.
Se unita a cortesia
non si da voglia onesta,
Dunque esclusa dal civile trattar
La donna fia.
Ah no, che l’empia idea
Di chi mal pensa
Non può turbar di civiltà le leggi,
Ne deve alma gentil cambiar tenore
Perchè alcun forse maligno avrà il core.
Bella bocca se mostra un sorriso
Non per questo a’ suoi baci ti chiama,
Quella gratia che scherza sul viso
E’ d’un alma cortese il bel segno,
E non pegno del diletto che forse si brama.
Quasi un preggio gradito
Diè natura beltade al senso imbelle,
E chi fia così ardito
Che il bel dono del Ciel tenta rubargli
Mentre gl’atti gentili cerca vietargli.
Beltà che non è amabile
Non si può dir beltà,
Ma il bel non è adorabile
Se cortesia non ha.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Noseda
collocazione B.23.17.2
Scheda a cura di Licia Sirch