Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Tit. dall’intitolazione a c. 109r; cartulazione moderna a matita (109-114) e prob. coeva (1-6); sotto al titolo è scritto "Raccolta 56"; la data è ricavata da c. 114r in cui è scritto "1712"; sopra l’incipit è scritto "N. 17"; c. 114v vuota.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, E’ destin ch’io viva in pene
S, Ma già che la mia sorte
S, L’imago tua vezzosa
Trascrizione del testo poetico
Ti parlo e non m’ascolti,
Ti chiamo e non mi senti,
Perché lontano sei, caro mio bene,
Ond’io che tante pene
Viver non so se non mi giunge almeno
Qualche aviso [i.e.] fedel di tua costanza.
L’ultima mia speranza
Confido all’aure, al vento
E t’invio per dar tregua al mio martiro,
Nunzio della mia fede, un mio sospiro.
E’ destin ch’io viva in pene
Se cercando un picciol bene,
Mi conviene
Ch’io lo cerchi sospirando.
Io non trovo a’ miei martiri
Altra tregua ch’i sospiri,
Al mio core col dolore,
Solo amor va consolando.
Ma già che la mia sorte
Con sì strano martir vuol tormentarmi,
Tu almen per consolarmi,
Idolo mio vezzoso,
Deh, raccogli pietoso
Il sospir che t’invio,
E se del’amor mio
Qualche fida memoria in te si serba,
Per render meno acerba
Questa ria lontananza
In cui temo languendo uscir di vita,
Mandami un tuo sospir per darmi aita.
L’imago tua vezzosa
Che impressa in seno io porto
Mi dà qualche conforto
Ma sospirar mi fa.
Or tu con un sospiro
Puoi mitigar l’ardore
Di questo amante core
Che in te vivendo sta.
Risorse online
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.4.25.17
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri