Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1710-1750
Titolo
Cantata a voce sola / Del Sig.r Baron d’Astorga
Presentazione
Non applicabile
Legami a persone
compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
Fa parte di
[Composizioni vocali da camera] (n. 2639/16)
Redazione
[S.l. : copia, 1710-1750]
Descrizione fisica
8 c. (101r-108v) ; 215x270 mm
Filigrana
Note
Tit. dall’intitolazione a c. 101r; cartulazione moderna a matita (101-108) e prob. coeva (113-120); sopra l’incipit è scritto "N. 16"
Titolo uniforme
Più che porto il piè lontano. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
1.1: (aria, la maggiore, c)
S, Più che porto il piè lontano
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S, Più che porto il piè lontano
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2.1: (recitativo, c)
S, Non che non può il mio core
S, Non che non può il mio core
3.1: (aria, la maggiore, c)
S, Col pensiero almen io fingo
S, Col pensiero almen io fingo
Trascrizione del testo poetico
Più che porto il piè lontano,
Più mi sento a voi vicino
Vaghi rai del mio bel sole.
Miro ogn’or la bianca mano,
Veggo il labro di rubino
Odo infin le tue parole.
Non che non può il mio core
In sì ria lontananza
Perder la rimembranza
Del vostro chiaro lume, amanti rai;
Anzi ogn’ora presenti a me vi fringe
Il mio pensiero amante,
E se solo un istante
Non mi consola con sì dolce inganno,
Tosto morir mi sento
Così s’accresce acerbo il mio tormento.
Col pensiero almen io fingo
Di vedervi, amate stelle,
E così do pace al cor.
Dolcemente al sen vi stringo
E vi veggo ogn’or più bella,
Per accrescer il mio ardor.
Risorse online
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.25.16
collocazione 33.4.25.16
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri