Scheda n. 2636

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1710

Titolo

Alfin cessò lo sdegno

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

autore del testo per musica: Paglia Francesco Maria

Redazione

[S.l. : copia, 17/18]

Filigrana

Non rilevata

Note

Testo messo in musica da Francesco Gasparini.

Titolo uniforme

Alfin cessò lo sdegno. Cantata, B.D. si pacifica con l'amante

Trascrizione del testo poetico

Alfin cessò lo sdegno
Che nel tuo petto o caro
Alimentò l’immaginata offesa
Ne più con labro amaro
Provuochi il Dio che tien di Cipro il regno
Pace pace o Fileno
Non più guerra fra noi torna al mio seno
O fiero lo sdegno
Che accende un amante
Ma l’alma costante
Ritorna nel segno
Del primo suo foco
E pieno lo sdegno
Ma pur dura poco.
2
È rara la fede
Nel regno d’amore
Che spesso in un core
Più fiamma concede
Cangiando le tempre
È rara la fede
Ma poi dura sempre.

Duri per sempre idolo mio crudele
L’amor mio la tua fé la nostra pace
Fin che del tempo edace ???
Dura la falce a dar ferite agl’anni
Lungi ogn’ombra funesta
Di tormenti e d’affanni
Calma calma ben mio non più tempesta.

Oh quanto vi ringrazio amiche stelle
Che diceste al mio tesoro
Ch’io per lui mi struggo e moro
Quando non han pietà le luci belle
Oh quanto vi ringrazio amiche stelle.
Che chiamaste nel suo petto
La memoria dell’affetto
Che lontano da me vivea rebelle
Oh quanto vi ringratio amiche stelle.

La trascorsa sventura
Par che piaccia al desire
Che è più bello il piacer dopo il martire.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

V-CVbav - Città del Vaticano - Biblioteca Apostolica Vaticana
fondo Vat. lat.
collocazione 10204.23

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
Ultima modifica: