Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1700-1730
Titolo
Cantata a’ voce sola
Presentazione
Partitura
Fa parte di
Cantate / autori diversi (n. 1650/8)
Redazione
[S.l. : copia, 1700-1730]
Descrizione fisica
C. 100r-106r
Filigrana
Titolo uniforme
Qual farfalla all'amato suo lume. Cantata
Organico
Contralto e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
1.1: Tempo giusto(aria, re maggiore, 3/8)
A, Qual farfalla all'amato suo lume
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A, Qual farfalla all'amato suo lume
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2.1: (recitativo, c)
A, Pria ch'io lasci d'amarti
A, Pria ch'io lasci d'amarti
3.1: Andante(aria, re maggiore, c)
A, Non paventar mia bella
A, Non paventar mia bella
Trascrizione del testo poetico
Qual farfalla all’amato suo lume
Così mio bel nume
Mi raggiro al tuo vago splendor
E se quella vi perde la vita
Per te pur gradita
Mi sarebbe la morte ogn’or.
Pria ch’io lasci d’amarti
Vedrassi il rio volgere indietro il corso
L’affamata agneletta
Aborrirà l’erbetta
E il bianco giglio
Cangerà il suo candor
In bel vermiglio
S’è così forte il laccio
Onde è avvinto il mio core
Che ne tempo ne sorte o lontananza
Avrà giamai di frangerlo possanza.
Non paventar mia bella
Vezzosa pastorella
Che fido ti son io
Ma bramo a l’amor mio costanza e fede
Se godi io goderò
Se peni io penerò
Ma tanta fedeltà
Restar mai non dovrà senza mercede
Se godi io goderò
Se gemi io gemerò
Ma tanta fedeltà
Restar mai non dovrà senza mercede.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.5.24.8
collocazione 33.5.24.8
Scheda a cura di Maria Concetta Picciotto