Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Tit. dall’intitolazione a c. 61r.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Le pallide viole
S, Dolce era un tempo al fonte
S, Finché non torni
Trascrizione del testo poetico
Qual’or io vi passeggio
Vedove del mio sole
Un dì fiorite collinette amene,
Troppo, oh Dio, mi sovviene
Quanto perdeste voi quanto io perdei.
E dico sospirando:
Ah ch’il partir di lei tutto ha cangiato,
Orrido sembra il prato,
Torbido il fonte e scoloriti i fiori,
Da che lontana è Clori
L’aure, l’erbe, le piante, il bosco, i rivi
Belli non son perché di lei son privi.
Le pallide viole
Da che lasciolle sole
Il mio tesoro
Non fanno più decoro
Il colle el prato.
Più pallide e più smorte
Si mostran di mia sorte
Compagne e del mio fato.
Dolce era un tempo al fonte
Bagnar le belle labra
Col cristallino umore;
Fortunato quel fiore
Cui toccato era in sorte
Cader per quella bianca man di latte,
E se le membra intatte
Riposava tal’or su la fresch’erba,
Quella altera e superba
Scordando all’or l’oltraggio
Più lieta s’inalzava
E le belle gentili orme baciava.
Or che farete mai
Prive di quei bei rai,
Per cui foste al cor mio
Più liete e più serene,
O collinette amene?
Finché non torni
L’amato tesoro
Non hanno ristoro
Le piante, le fronde
Né a’i fiori né a l’onde
Più pace non v’ha.
Ma l’alma mia
Se afflitta più sia
Le dica d’amore
Chi prova nel core
La ria crudeltà.
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Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 34.5.9.16
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri