Scheda n. 2495

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1726-1727

Titolo

Cantata à Voce Sola con Stromenti. / Del Sig:r Franc:o Brusa.

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Brusa, Giovanni Francesco (prima metà XVIII sec.)
autore del testo per musica: Stampiglia, Silvio (1664-1725)

Redazione

[S.l. : copia, 1726-1727]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 67r-78v) ; 245x320 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dal frontespizio a c. 67r; cartulazione prob. coeva; il testo dell’aria "Se non sa qual vento il guida" è concordante con quello dell’aria di Arsace in Rosmira (II,11), rappresentata a Perugia nel 1725 (testo di Silvio Stampiglia, autore della musica ignoto); il testo dell’aria "La rondinella che a noi sen riede" è concordante con quello dell’aria di Arsace nella Partenope (I,7) di Silvio Stampiglia, intonata da Domenico Sarro (1722) e Leonardo Vinci (1725).

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini, viola e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, So che sospiro e sento
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2.1: (aria, re maggiore, c)
S, Se non sa qual vento il guida
3.1: (recitativo, c)
S, E pur dovrebbe ramentar che un tempo
4.1: (aria, la maggiore, c)
S, La rondinella che a noi sen riede

Trascrizione del testo poetico

So che sospiro e sento
Che l’uno l’altro lume
Unico sfogo a tanto mio tormento,
Scorgan di pianto un fiume;
So che la mia tiranna
Vede il mio pianto e i miei sospiri ascolta,
Ma non so dir se poi lumi dolenti
Or più svegliata in seno
Abbia scintilla di pietà per voi.

Se non sa qual vento il guida
Spera in van folle nocchiero
Di condor sua nave in porto.
Chiudo in petto un’alma fida
E d’amore io pur non spero
Di godere il bel conforto.

E pur dovrebbe ramentar che un tempo,
Di vicendevol fiamma il cieco Dio,
Nostre bell’alme accete [i.e.].
Dovrebbe rammentar l’aurato strale
Che ugual per noi discese
L’ugual doppia ferita,
Che in lei però che di fierezza abbonda
Renderon sana e tempo e lontananza,
E in me vie più crudele e più profonda.

La rondinella
Che a noi sen riede
Trascorre il lido
E appena il vede
Che torna al nido
Ch’abandonò.
È ver che fece
Del mar tragitto
Ma nell’Egitto
Benché lasciata
In lontananza
Della sua stanza
Non si scordò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MEIr - Meiningen - Staatliche Museen, Abteilung Musikgeschichte, Max-Reger-Archiv
collocazione Ed. 82b.8

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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