Scheda n. 2423

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1750

Titolo

Cantata

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1710-1750]

Descrizione fisica

C. 118v-120 ; 210x285 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’intestazione a c. 118v; num. delle carte moderna (118-120); a c. 115r finale di "Pensieri or che siam soli" (vedi scheda 2422); a c. 120v incipit di "Più che porto il piè lontano" (vedi scheda 2424)

Titolo uniforme

Organico

Canto e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, sol minore, 3/8)
C, Zeffiretto arresta il volo
%G-2$bB@3/8 =7/8-6''{DC}'{BA}/8G''bEE/DDxC/
2.1: (recitativo, c)
C, Vanne all'idolo mio
%G-2@c 8''bE'BG6GbA8BB4-/n4BB8-B''DC/
3.1: Andante(aria, sol minore, c)
C, Auretta vezzosa
%G-2$bB@c =3/4-8-'G{AxF}GB/{''C'A4B2-/

Trascrizione del testo poetico

Zeffiretto arresta il volo
E rimira il mio martir.
Poi veloce ove il mio bene
Vanne e di che sei non viene
A temprar del alma il duolo
già vicino il mio morir.

Vanne all’idolo mio
Digli ch’io qui m’aggiro
Abbandonata e sola
Di ch’io piango e sospiro
Quello degl’occhi suoi
Vago splendor che mi mantiene in vita.
Di che afflitta e smarrita
Vive colei ch’un tempo
Fu dell’anima sua fiamma e desio
E che quella son io
Da cui lungi ei dicea
Che viver non potea
Ed or ei può s’offrire [sic]
Viver da me lontano e non morire.

Auretta vezzosa
Favella pietosa
Al vago mio sol.
E digli che un giorno
Ei faccia ritorno
Avanti ch’io mora
Oppressa dal duol.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.Ms.3702.40

Scheda a cura di Francesca Muccioli
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