Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
C, Duol più severo di quel ch'io sento
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C, Quando senti un venticello
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Trascrizione del testo poetico
Tu parti amato bene
Mi lasci idolo mio
Parti e mi lasci o Dio
Tra mille pene
Quella spietata sorte
Che da me si divide
Se crudel non m’accide
Non è ch’ella non basti a darmi morte
Ma per dar più tormento al alma mia
Con strana tirannia
Mi lascia in vita e voule [sic]
Che senza te mio sole ondio sol vivo
Io sento il gran dolor d’esserne privo.
Duol più severo
Di quel ch’io sento
Più gran tormento
Che mai provo.
Il men di fiero
Ch’ha’l mio dolore
E che maggiore
Esser non può.
Ah, se a partir ti sforza
E seguirti mi vieta il fato rio
Vanne bel idol mio
Teco porta il mio core
Pegno della mia fede
E se qualche mercede
Mesta il mio fido amore
Altro da te non chiede
Che sol per qualche istante
Al tuo Fileno amante
Tu rivolga il pensier di più non brama
Né più meno bramar chi tanto t’ama.
Quando senti un venticello
Ch’al tuo volto intorno speri
Ti sovengano [sic] i sospiri
Che ad ogn’or spargo per te.
Se t’incontri in un ruscello
A cui stanno i gigli a[c]canto
Ti ricorda del mio pianto
Del candor de[l]la fé.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Mario
collocazione A.Ms.3702.36
Scheda a cura di Francesca Muccioli