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Legami a persone
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Redazione
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Titolo uniforme
Organico
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Bibliografia
Descrizione analitica
A, Impara dal mio core
A, Deh begl'occhi sereni
A, Deh quanto belle siete
Trascrizione del testo poetico
Se mai non sieno spenti
Quei vivi raggi de’ begli occhi tuoi,
Che mille faci ardenti
Vibran ogn’ora, e mille acuti dardi
Ond’io tutto mi struggo in pianto e in duolo,
Deh rivolgi pietosa un guardo solo
A rimirar lo strazio
Che fan di me i crudeli
Col luminoso angelico splendore
E se ancor non è sazio
Il tuo spietato core,
Sarò lieto e contento del mio penar
Se almeno avrò speranza
D’impietosirti un dì con la speranza.
Impara dal mio core,
Che langue per amore
Almen qualche pietà.
E non haver in petto
Tanto al mio mal diletto
E tanta crudeltà.
Deh, begl’occhi sereni,
Se in voi pose natura
Quanto di bello esser può qui tra noi,
Se sol paghi di voi
Ne siete ne’ vicol dogn’altra cura,
Si desti in voi pietà del mio tormento
Poiché chiaro vi mostro
Ch’io moro desiando il lume vostro.
Deh, quanto belle siete
Pupille luminose
Siatemi un dì pietose
E abbiatemi pietà.
All’or avrete il preggio [sic]
D’aver serbata in vita
Quest’anima smarrita
Ch’ogn’or v’adorerà.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Mario
collocazione A.Ms.3819.12
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri