Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Lidia, sul tuo bel viso
Vi sà intendere il cor mio
Ah, che se dite, oh, se non dite il vero
Guancie care, luci belle
Bella, il commando tuo più si distingua
Trascrizione del testo poetico
Lidia, sul tuo bel viso
Con Zifre di splendor parlan gli sguardi,
Su le tue gote or pallide, or vivaci
Spieghi, se geli o s’ardi.
E con quel, ch’hai sul labro
Amoroso cinabro,
Quall’or sprigioni un riso,
Chiami con dolce invito affetti e baci.
Oh, che facondia arguta,
Loquace insieme e muta
Con cui fà, che favelli arte d’amore
Una lingua all’orecchio, un altra al core.
Vi sà intendere il cor mio,
Sguardi, guancie, labra, mà
Dite poi la verità?
Con la frase, che desio,
Eloquenti vi vorrei
Per saper, se i sospir miei
Vi commovono à pietà.
Ah, che se dite, oh, se non dite il vero,
Solo dal labro io spero
Di risaperlo un dì.
Trà quei rubin vivaci
Vi stan parole e baci,
Che con tenor sincero
Mi ponno assicurar del nò, del sì.
Ah, che se dite, oh, se non dite il vero,
Solo dal labro io spero
Di risaperlo un dì.
Guancie care, luci belle,
Siate fiori o siate stelle,
M’allettate, m’invitate
Et à voi risponde il cor.
Mà quel labro almen mi spieghi,
Se conceda, ò pur se nieghi,
Che sperar posso in amor.
Bella, il commando tuo più si distingua
E parli ad’un sol core una sol lingua.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Add.34056.1
Scheda a cura di Berthold Over