Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Pubblicazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Vincesti Ottavio altero
Mia beltà troppo negletta
Ah non sia ver che miri
O serpe bramata
Quanto più cruda sei
Ah già mi sento assalir dalla morte
Trascrizione del testo poetico
Vincesti Ottavio altero
Anzi con te pur vinse
La tua fortuna e del latino Impero
Son vinta oh Cieli, oh Dei
Ma non ti crederò
Se superar l’empio destin saprò
Non andar sì fastosa
Del tuo fiero Caton, Roma superba
Ho petto anch’io che vanta un’alma forte
Ho destra anch’io che stringe in sé la morte.
Mia beltà troppo negletta
Del roman feroce orgoglio
Trionfando il Campidoglio
Ben potevi far vendetta
Ma se ’l fato ti tradì
S’estinga il tuo fulgor, s’estingua sì.
Ah non sia ver che miri
Di Cleopatra gli obbrobri e le catene
La vil plebe del Tebro
Saprò, saprò ben io
Trioncar gli altrui trionfi e ’l penar mio.
O serpe bramata
O morte animata
Su mordimi il sen;
Per me sia vitale
Quant’è più letale
Tuo fiero velen.
O serpe bramata
O morte animata
Su mordimi il sen.
Quanto più cruda sei
Mi farai più pietosa
Ah già mi sento assalir da la morte
Scioglierà mille affanni un sol sospiro
A te men vengo Antonio, io manco, io spiro.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Musica D3.2
Scheda a cura di Giulia Giovani