Scheda n. 2079

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1680-1700

Titolo

Là dove a Pafo in seno

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Lulier, Giovanni Lorenzo (c1662-1700)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 2076/3)

Redazione

[Roma] : copia, [1680-1700]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 36-51v)

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano, violino e continuo

Repertori bibliografici

Pelliccia 2012: n. 10, p. 130

Bibliografia

Pelliccia 2013b: pp. X-XI, XIII e XX, XXI-XXII; testo p. XXVII. Musica pp. 37-48

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Là dove a Pafo in seno
2.1: (aria strofica, do maggiore, 3/4)
Oh, madre cara (2: Languisco e moro)
3.1: (recitativo, c)
In così fatti accenti
4.1: (aria strofica, do maggiore, 3/4)
Se un minuto animaletto (2: Se per piaga sì leggera)

Trascrizione del testo poetico

Là dove a Pafo in seno
Siede pompa d’Aprile
Tra verdi sponde un giardinetto ameno
Giva cogliendo Amor alcuna rosa
Ape crudele al pargoletto dio
La bella man feria
Egli allora piangendo
Alla madre volò così dicendo:

Oh madre cara
Che rio tormento
È quel ch’io sento
Che doglia amara.

Languisco e moro
Punto e piagato
Se non m’è dato
Qualche ristoro.

In così fatti accenti
Chiedendo aita il pargoletto arciero
Alla madre spiegava i suoi tormenti.
Ella sorrise alquanto
E al figlio che piangea
Tergendo dai bei lumi il molle pianto
Taci, taci, dicea,

Se un minuto animaletto
Ch’ape è detto
In un dito ti ferì
Figlio mio, cieco dio
E perché piangi così?

Se per piaga sì leggera
Si dispera
Una potente deità
Cor mortale, dal tuo strale
Impiagato e che farà?

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

GB-Cfm - Cambridge - Fitzwilliam Museum Dept of Manuscripts and Printed Books
collocazione Mu.Ms.128.3

Scheda a cura di Chiara Pelliccia
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