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Legami a persone
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Descrizione analitica
Sarei troppo felice
Io miro in bel giardin spuntar la rosa
Sarei troppo felice
Tal se premo sentiero odorato
Fra le danze, i teatri
Che mi giova che vaga serena
Il vano mio pnesiero
Il pensiero è un prato ameno
Il pensiero è una fenice
Or, chi brama gioir tranquilla pace
Sarei troppo felice
Trascrizione del testo poetico
Sarei troppo felice
S’io potessi dar legge al mio pensiero
Io miro in bel giardin spuntar la rosa
Cui fan corona innamorati i gigli
Io veggio le viole
Quai verginelle ascose
Pallidette e fugaci
Schivar del sol nascente i primi baci
Che pro?
Formo col piede orme odorose
Ma di cure penose
La mia mente trascorre alto pensiero.
Sarei troppo felice
S’io potessi dar legge al mio pensiero
Tal, se premo sentiero odorato,
Dura spina, che punge il mio core
Va dicendo costante dolore,
Non vien meno fra i vezzi del prato
Fra le danze, i teatri,
Ove festeggia in ogni ciglio il riso,
Ove ogni senso alla sua pace è volto,
Nel mio dolor sepolto,
Mi lascia all’improviso
Quanto veloce più, tanto più fiero
Che mi giova che vaga serena
Sciolga all’aura vezzosi concenti
Se i più cari, i più dolci contenti
Mi risveglian l’antica mia pena
Il vano mio pensiero
D’una madre immortal figlio incostante
Se la sgrido mi fugge
Se la chiamo non m’ode
Se nol voglio mi segue,
E con moto indefesso
Entro i deliri suoi, perdo me stesso.
Il pensiero è un prato ameno
Ove i sensi hanno il confine;
Mille fiori chiude in seno
Ma lo cingon mille spine.
Il pensiero è una fenice,
Che in un tempo, e more e nasce;
Or di lagrime si pasce
Or risorge più felice.
Or chi brama goder tranquilla pace,
Piacer fermo, e sincero,
Incateni il pensier, se v’è catena,
Che uman pensiero incatenar si vanti;
Io per me la desio, ma non la spero.
Sarei troppo felice
S’io potessi dar legge al mio pensiero.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Mu.Ms.128.1
Scheda a cura di Chiara Pelliccia