Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data certa, 1705
Titolo
Cantata / Del Sig.r Mancini
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)
autore incerto: Sarro, Domenico Natale (1679-1744)
autore incerto: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
possessore: Pamphilj, Benedetto (1653-1730; cardinale)
Fa parte di
[Cantate e duetti da camera] (n. 1744/12)
Redazione
Roma : copia, 1705
Descrizione fisica
C. 98-109v
Filigrana
Non rilevata
Note
La cantata è stata copiata per Pamphilj nel 1705. Altre fonti attribuiscono questa cantata a Domenico Sarro e ad Astorga, cfr. Bibliografia.
Titolo uniforme
Io son povera pellegrina. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Bibliografia
Descrizione analitica
1.1: (aria, la maggiore, 12/8)
Io son povera pellegrina
Io son povera pellegrina
2.1: (recitativo, c)
Sotto mentite spoglie
Sotto mentite spoglie
3.1: (aria, re maggiore, 3/4)
Quanto misero è il mio core
Quanto misero è il mio core
4.1: (recitativo, c)
Ma pur non veggio ancora
Ma pur non veggio ancora
5.1: (aria, la maggiore, c/)
Amo sì, ma dove sia
Amo sì, ma dove sia
Trascrizione del testo poetico
Io son povera pellegrina
Dal mio bene abbandonata.
Vò dal bosco alla pendice
Sospirando e il cor mi dice:
Dove vai, ò sventurata?
Sotto mentite spoglie
Vò cercando, raminga il ben, ch’adoro,
Leandro, la mia vita, il mio tesoro.
Quanto misero è il mio core,
Crudo Amore ben lo sa.
Chiedo ogn’or al fonte, al rio:
Chi ha veduto l’idol mio,
Me l’additi per pietà.
Ma pur non veggio ancora
Tra queste selve ombrose afflitta e sola,
Chi mi risponde, ohimè, chi mi consola.
Priva son del mio bene,
Gl’astri mi son crudeli.
Amor delle mie pene
Più non cura, il tiranno, e solo aita
Dà al cor la speme, che ad amar m’invita.
Amo sì, ma dove sia
L’alma mia,
Cruda sorte, io dir non so.
Ma pur sempre fido amante
Più costante
Fede al petto io serbarò.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant.Hs.865.12
collocazione Sant.Hs.865.12
Scheda a cura di Berthold Over