Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1750-1800
Titolo
Cantata a voce sola
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
Fa parte di
Cantate varie del C.e Alessandro Scarlatti (n. 838/16)
Redazione
[S.l. : copia, 1750-1800]
Descrizione fisica
C. 70v-73v
Filigrana
Non rilevata
Note
La c. 73v vuota
Titolo uniforme
Clori spietata, mio crudel tesoro. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Hanley 1963: 132
Descrizione analitica
1.1: (recitativo, c)
S, Clori spietata mio crudel tesoro
S, Clori spietata mio crudel tesoro
2.1: adagio(aria, c)
S, Saria lieto il duo ch'io sento
S, Saria lieto il duo ch'io sento
3.1: (recitativo, c)
S, Alfin se del mio duol pietà non senti
S, Alfin se del mio duol pietà non senti
4.1: Lento(aria, c)
S, Non fu morte
S, Non fu morte
Trascrizione del testo poetico
Clori spietata mio crudel tesoro
Se ferito d’amor già per te moro
Come ingrata non piangi e ancor, ne godi?
Con sì barbari modi
Ahi che rendi più crudo il mio martire,
Or che vedi il mio cor giunto a morire
Saria lieve il duol ch’io sento
Se il tuo cor n’avesse almeno
Una stilla di pietà.
Soffro lieto il mio tormento
Se un momento dal tuo seno
S’allontana l’empietà
Al fin se del mio duol pietà non senti
Trionfa pur di mia tiranna sorte.
Ma non ti lusingar empia incostante
Che goder non potrai de la mia morte.
De tuoi seguaci ogni core amante
Ch’or segue del tuo cor la tirannia
Queste voci udirà dall’urna mia.
Non fu morte
Che dal core
Il mio spirto
Già rapì.
Fu di Clori
Il fier rigore
Che la fede
E amor tradì
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione I.181.16
fondo Noseda
collocazione I.181.16
Scheda a cura di Raffaele Deluca