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Redazione
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Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Erminia sventurata ove t'aggiri
S, Mori infelice, mori
S, Così languia del bel Giordano a’ canto
Trascrizione del testo poetico
Erminia sventurata ove t’aggiri
Per sentier di sospiri,
Per deserto cammino
Ti conduce il destino,
Queste sono le nozze
Onde folle pensai d’andar fastosa
Tra le madri latine, e madre, e sposa
Questa è l’alta mercede
Che dona Amor Cortese alla mia fede
O vanità dei miei vani pensieri
Chi fortuna non ha gioir non speri.
Ma di me sfortunata
Che sarà sorte ingrata
Abbandonata e sola
Chi mi conforta ohimè chi mi consola.
Preda di qualche barbaro insolente
Fra servili ritorte
Proverò vergognosa infamia morte.
Sarò scherno del mondo e delle genti
Ahi non dovevo mai sperare ahi lassa
Entro i notturni orrori
Con la scorta d’un cieco altro ch’ errori
Speranze ohimè false speranze
Che con belle sembianze
Lusingaste la mente
Voi pur m’abbandonaste?
Se così mi lasciaste
Abbandonata e sola
Chi mi conforta ohimè chi mi consola
Dove ricovro attendo
Se non veggio qui intorno afflitta amante
Altro che duri sassi orride piante?
Ma che? Potrete ohimè col pianto mio
Occhi dolenti e lassi
Destar pietà sin nelle piante e sassi
Erminia stolta e ti lusinga ancora
Ancor speri infelice?
Spera d’esser felice
Se rincontrar puoi morte
Ch’un infelice core
Cessa sol di morir all’or che more.
Mori infelice, mori
Certa di tue ruine et avran fine
Con un solo dolor tanti dolori.
Così languia del bel Giordano a’ canto
Sol dal vento ascoltata
Erminia innamorata
E sì largo era il pianto
Che diffondea da l’uno e l’altro lume
Che parea nato quel veloce fiume
All’or più gonfio e pieno
Da una rupe non già ma dal suo seno.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.4.12(a).11
Scheda a cura di Cecilia Montanaro