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Titolo
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Legami a persone
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Redazione
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Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Lillo pastor sagace
S, Languisco mi moro
S, Ma la sua ninfa ardita
S, Se ninfa vezzosa
S, Udito Lillo il tuono
S, Ahi qual fè sarà sicura
S, Ben l'insegna questo infido
S, Così all'aure spiegò la bella i suoi desiri
Trascrizione del testo poetico
Lillo pastor sagace
Fingendo alla sua diva
Ardor pen’e martiri
Spesso il mentito duol così scopriva.
Languisco mi moro mia vita
Per te sol per te mio tesoro,
Né premio bastante all’ardente desìo
All’amore alla fé che languisco sol per te
Ma la sua ninfa ardita
Mentre ascoso fra mirti un dì il mirò
Per tentar la sua fé così cantò.
Se ninfa vezzosa mai brama chi l’ama
Costante e fedele sia sempre crudele.
Non facci mai vezzi ritrosa sdegnosa
Non curi disprezzi ad amatore infido,
Il riso, il bacio ogni favore è vano,
Che s’ei porge la bocca ha il cor lontano.
Udito Lillo il tuono
Del canto non concorde al suo desire
Perch’altra speme in seno egli nudria
Ratto se ne fuggìa
Ne mai più la seguì.
Onde Solinda bella,
Ch’avea da finto ardore,
Verace fiamma appresa
Tra solitarie arene
disacerbò così l’aspre mie pene.
Ahi qual fé sarà sicura,
In amor chi fia costante
Qual seno qual amante
Arderà di vera arsura,
Mentitrice è la fede
Senza premio o mercede
Sono finti i sospiri
Sono vani i martiri,
E morta la costanza
Se non l’avviva in sen dolce speranza
Ch’un affetto sincero
O non si trova mai o raro è il vero.
Ben l’insegna questo infido
Che languir fingea per me
Mentitore e senza fé
Ch’in un momento i suoi falsi sospir
Disperde al vento onde mia sorte addita
Che non vi è fé in amor se non mentita.
Così all’aure spiegò la bella i suoi desiri
Poscia il duol più acerbo col pianto palesò
Ed eco intanto co’ suoi tronchi sospir
Pianse al suo pianto, pianse al suo pianto.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.4.12(a).10
Scheda a cura di Cecilia Montanaro