Scheda n. 1379

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1760-1790

Titolo

Cantata a voce del Sign:r Antonio Biffi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Biffi Antonio (1666-1736)

Fa parte di

Cantate da Camera (n. 1373/6)

Redazione

[S.l. : copia, 1760-1790]

Descrizione fisica

C. 45-53v ; 180x250 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Partia da Lidio. Cantata

Organico

Contralto e continuo

Repertori bibliografici

Bini 1995: n. 848, pp. 473-474

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Partia da Lidio il sol degl' occhio suoi
2.1: (aria, re maggiore, c)
Begl' occhi del mio ben
3.1: (recitativo, c)
Se perdo la mia pace
4.1: (aria, la minore, 3/4)
Caro viso se tu sei il mio paradiso
5.1: (recitativo, c)
Deh se questo mio pianto
6.1: (aria, re maggiore, c)
La col fremito di due cori
7.1: (recitativo, c)
Ah che sei giunta ora fatale

Trascrizione del testo poetico

Partia da Lidio il sol degl’occhi suoi
Mirzia gentil ma sconsolata amante
E delle fiamme tante che ardiscono in petto
Per esalar gli atroci suoi tormenti
Una balzò sul labro
E le recò questi amorosi accenti.

Begl’occhi del mio ben vi lascio addio
Senza voi pupille vaghe
Il dolor delle sue piaghe
Non sa come soffrir questo cor mio.

Se perdo la mia pace
O di qual guerra
Portentosi tumulti avrà quest’halma
Sia pur il mar in calma
Ch’io recco nel mio sen la mia procella
Senza di te mia stella
Chi additerà del mio viaggio il porto?
Ah che in un mar di pene
Ne andrà questo mio cor naufrago e assorto.

Caro viso se tu sei il mio paradiso
Senza te la mia fè trova l’inferno
Ed al povero cor
Resta un vivo dolor
Ch’il rode eterno.

Deh se questo mio pianto
Qualche merito ha
Pur co’ gl’occhi tuoi
Vogli (sic: volgi) uno sguardo a queste infauste vele
Che rapiscon da te chi t’ama tanto
E getta un tuo sospiro su l’orme d’esse
Io poi d’un mio sul dorso
Manderò tutto il core
Ad incontrarlo alla metà del corso.

La col fremito di due cori
S’udiran flebili accenti
E dal gemito degli amori
Amor anch’essi apprenderanno i venti.

Ah che sei giunta hora fatale
Oh dio Lidio mio ben ti lascio addio

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Fondo Mario
collocazione A.ms.3971.6

Scheda a cura di Maria Luisa Baroni
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