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Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Cessate omai cessate
Il rigor del mio destino
Lasso eppur è vero
Ha gran forza la bellezza
Dunque stupor non sia
Trascrizione del testo poetico
Cessate omai cessate
Lingue del mio dolore
Sospiri ardenti
Mentre sol palesate
L’estremo del martirio ai sordi venti
E voi occhi dolenti
Fermate oh Dio fermate
Di formare col pianto ampi torrenti
Se per tenor del fato mio crudele
Al vostro lacrimar ridon le stelle.
Il rigor del mio destino
Cangerò con la mia morte
Mentre il cor fato indovino
Mi predice un’empia sorte.
Lasso e pur è vero
Che mentre il duol m’astringe
A detestar oh Dio chi m’è rubella
Un’amante pensiero
Nel cor mi dipinge
Lidia crudele si ma però bella
Fatalità di stella
Sono del viver mio l’ore ch’avanza
E pur nel suo bel volto
L’origine fatal de miei dolori
A mio dispetto ancor convien ch’adori.
Ha gran forza la bellezza
Per legar la libertà
De lo sdegno ad ogni assalto
D’ogni cor ben chè di smalto
Vittoriosa è la beltà.
Dunque di stupor non sia
Se porto nel mio cor tanta costanza
Che dolce anch’è l’amar senza speranza
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fondo Fondo Mario
collocazione A.ms.3971.1
Scheda a cura di Maria Luisa Baroni