Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Testo messo in musica da Bernardo Pasquini (ma di cui non si conservano testimoni)
Titolo uniforme
Bibliografia
Trascrizione del testo poetico
Parmi o Lidio crudele
Che il pargoletto alato
Abbia per te spezzato
L’arco e lo stral che un dì provasti in seno
Già par che la mia stella
Con languido baleno
Mentre adombra il tuo core
Dia luce tenebrosa al mio dolore.
O che il cielo ha cangiato le sfere
O le sfere cangiarono i lumi
O le stelle già son più serene
O tiranno è l’impero de numi.
2.a
O tu provi un incendio più bello
O che incendio nel cor più non senti
Se il tuo core per me non è quello
Ma son quelli i miei crudi tomenti.
O sperò quel destino
Che ti voleva amante
O l’arciero bambino
Ti propose al pensier nuovo sembiante
O forse io non intesi
Il desio del tuo petto
E innocente t’offesi.
Se t’offesi io prego il cielo
Che squarciando agli orbi il vello
Tutto cada sul mio crine
Se t’offesi io prego il suolo
Che confuso con il polo
Solo a me porti ruine.
2 a
Se t’offesi io prego il foco
Che sfrenato in ogni loco
Arda l’orme del mio piede
Se t’offesi io prego il mare
Che mi venga ad ingoiare
Ove a te mancai di fede.
Ma se poi non t’offesi
Se il destino è l’istesso
Se altra fiamma non provi
Prego te solo idolo mio crudele
Che pietoso raccogli
Le mie giuste querele.
Ricordati o mio bene
Che vivo in tante pene
E che t’adoro:
Sei l’alma de miei giorni
Dunque se a me non torni
Oh dio mi moro.
2.a
Ricordati o mia vita
Che a gioie sol t’invita
Il mio tormento
Risveglia il primo ardore
Se in mano del tuo core
È il mio contento.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Vat. lat.
collocazione 10204.45
Scheda a cura di Teresa Gialdroni