Scheda n. 1058

Sopra le verdi sponde
Che la Brenta superba
Bagna con placid’onde
Dalla leggiadra Clori
Sifilo i fidi amori
Al prato al fiume, ai venti
Spiegò solo e pensoso in questi accenti.

Vago Dio che la tua face
Nelle luci altere accendi
Di colei per cui si sface
Il mio cor tra chiari incendi.
Perché sol per mio mal l’amor ahi lasso
Nel suo gelido sen crudo e di sasso.

Se riveste primavera
Di nuov’erbe il mondo e i fiori
Sì d’amore ma di tigre
più fiera e spietata
Costei mai non riama essendo amata.

Ho veduto al dolor mio
Tronchi e sassi sospirare
E gir gonfio d’onde il rio
Per mio spesso lacrimare.

Ma in colei di pietà non viddi segno
Che non m’ode o non cura o prendo a sdegno.