Scheda n. 12978

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1640-1660

Titolo

Se non corre una speranza

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Rossi, Luigi (1597-1653)

Fa parte di

[Cantate ed arie] (n. 12972/3)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

P. 45-66

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Caluori 1981: n. 170, p. 89

Descrizione analitica

1.1: (refrain, sol minore, C)
Se non corre la speranza
2.1: (recitativo, C)
Sperai trovar conforto
3.1: (aria-refrain, si♭ maggiore, 6/8)
S'inganna sì sì
4.1: (recitativo, C)
Ogn'amoroso foco
5.1: (aria-refrain, si♭ maggiore, 6/8)
S'inganna sì sì
6.1: (recitativo arioso, )
7.1: (aria cavata, 3)
O vegli o dorma
8.1: (recitativo, C)
Voi dormite occhi miei
9.1: (refrain, sol minore, C)
Se non corre una speranza
10.1: (arioso, C)
Tal’hor volgo i passi erranti
11.1: (aria cavata, 3)
Gl'accenti sol di Filli
12.1: (refrain, sol minore, C)
se non corre una speranza

Trascrizione del testo poetico

Se non corre una speranza
A dar vita a questo core
Già si more
In sì dura lontananza.

Sperai trovar conforto
Col sonno al mio gran duolo
Ond’io disteso al suolo
Presso d’un fresco rio
Chiusi gl’afflitti lumi
E in cieco Lete absorto
Di sentir mi parea
Ch’il bel idolo amato
A me così dicea:

S’inganna sì sì
Chi folle si crede
Che stabil la fede
Gli serbi chi vive
Lontano i suoi dì.
Ogn’amoroso foco
Col tempo a poco a poco
Sempre s’incenerì.
S’inganna sì sì.
Chi folle si crede
Che stabil la fede
Gli serbi chi vive
Lontano i suoi dì
S’inganna sì sì.

Fuggì dagl’occhi a queste voci il sonno
Che più del pianto mio mi tormentò
Ond’hora a prova io so
Ch’ad un alma infelice.

O vegli o dorma riposar non lice.

Voi dormite occhi miei
Ma più gradito m’era
Del sonno il pianto
Sonno mal nato a stratiarmi intento
Onde al grave tormento
M’accrescesti la tema
Che tradita non sia la mia costanza.

Se non corre una speranza
A dar vita a questo core
Già si more
In sì dura lontananza.

Tal’hor volgo i passi erranti
Sospirando lacrimando
Degl’augelli ai dolci canti
E temprar così mi credo
Il mio duol ma poi m’avvedo
Che frenare i miei gran pianti.

Gl’accenti sol di Filli hanno possanza.

Se non corre una speranza
A dar vita a questo core
Già si more
In sì dura lontananza.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PAsa - Parma - Archivio Conventuale della Ss. Annunziata
collocazione Ms. 1.3

Scheda a cura di Teresa Gialdroni
Ultima modifica: