Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo dall'intitolazione a c. 1r
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
B, Il seguire chi lungi sen va
B, Il penare la notte e il dì
Trascrizione del testo poetico
Io non amo una pietra
E pur Filli ch’io amo
Fatta pietra insensata è all’amor mio.
Io non seguo una fiera
E pur Filli che seguo
Move il passo [???] al seguire mio.
Io non prego un’aspe
E pur Filli che prego
Fatta è un’aspide sorda al pregar mio.
S’io amo chi mi sdegna
S’io seguo chi mi fugge
S’io prego chi non ode
Qual pietà qual mercé da me si spera
Da una pietra, da un’aspe e da una fera?
P.a
O mio core non amar più
Il mio amore non vedi tu
Che mercé già mai non impetra
Ama invano chi ama un cor di pietra.
2.a
Il seguire chi lungi sen va
È martire che mai non ha
Un momento solo di pace
Segue invano chi segue un piè fugace.
3.a
Il penare la notte e il dì
E pregare chi non udì
Quel lamento ch’il duolo ricorda
Prega invano chi prega un’aspe sorda.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Leopoldina
collocazione Mus.Hs.17755.1
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri