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Redazione
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Titolo uniforme
Organico
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Descrizione analitica
Su la sponda del Sebeto
Quella che nel mio core
Ne boschi ne prati
Se parlo se miro
Cosi Zilin dicea
Godi sì sì sì sì
Trascrizione del testo poetico
Su la sponda del Sebeto
Ove lieto ride il suol
Scherza il Ciel e l’aria odora
Ove campion di Flora
Alla vezzosa rosa unito il giglio
Sorgono dal patrio stelo
Col candio e ‘l vermiglio
A innamorar di lor bellezze il cielo
Zilino il giovinetto
Gl’amorosi contenti all’aure ai venti
Ebro di gioie un dì
Palesava cossì:
Ferma fortuna
La ruota instabile
Sotto la luna
Almen durabile
Sia il mio gioir.
Quella che nel mio core
Con assoluta legge
Dell’impero d’amor lo scettro regge
Gioisce al mio gioir piange al dolore
Gradisce il pianto sì ma [...] cura
E di mia fé si cura.
Ne boschi ne prati
Quei lumi beati
Si volgono a me
Che sempre sereni
Che sempre amorosi
Non vibran sdegnosi
Saette o baleni.
Se parlo se miro
Se scherzo o m’adiro
Gelosa non è
Se il piede ho vagante
Se libero il ciglio
Non teme il periglio
Quest’alma costante.
Ond'io ch’a sì bel nume
Nel tempio del mio cor
L’anima per tributo offro ad ogn’hor
Fra fiamme adorate
Fra foco beato
Se moro felice
De contenti d’amor son la fenice.
Cosi Zilin dicea
Quand’iritabil Dea
Premendo il piè l’onda volubile
Il moto fermò
E con volto ridente
Quest’accenti formò:
Godi sì sì sì sì
In questi campi ameni
L’hore liete e i dì sereni
Che fortuna ed amor voglion così
Godi sì sì sì sì in queste arene
A tue sventure diasi fine
E fra ceppi e fra catene
Fermiam pure di mia rota le ruine
Tu con la tua costanza io col mio crine
Godi sì sì sì sì
Ciò dicendo sen fuggì.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Cantate 55 [olim 60.1.48].6
Scheda a cura di Anna Lucrezia Tosiani