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Titolo
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Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo dall'incipit testuale
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
S, E che questo è l'ardor che sì mi strugge
S, Ma dimmi ritrosetta
S, E così spegnerò del cor la sete
S, Misero ah che diss'io
S, Forsennato pensier folli parole
S, Ma già parmi sentire
S, Portento se vicende
Trascrizione del testo poetico
[D]a voi solinghi monti
Di nature non d'arte altere scene
A scoprir le sue pene
Un pastor tormentato
Vergognoso ne viene
Che per un volto amato
Che fuggitivo in chiaro fonte appare
Soffre dentr'al suo cor ferite Amore.
Passar l'ore io non voglio
Più tra cose animate
Ma ben del mio cordoglio
Di queste prive d'alma incult'arene
In ogni rupe in ogni riva o scoglio
Venga destar pietate
Dirogli ch'una ninfa
Tanto leggiadr'e bella
Quanto d'amor rubella
In cristallina linfa
Al mio guardo si mostra e poi sen fugge
E che questo è l'ardor che sì mi strugge.
Ma dimmi ritrosetta
Ninf'o diva che sei
Dimmi come potrai
Fuggir gl'inganni miei
Ah come saliverai
E l'insidie e gl'agguati
Per cui cervi veloci e capri snelli
Furono da me predati.
Tendrò d'un piè in quel fonte
Laccio tenace e Lete
E così spegnerò del cor la sete.
Misero ah che diss'io
Lasso me che pensai
A così fier'oltraggio
D'ira si tingerebbe
Del bel volto il bel raggio.
Forsennato pensier folli parole
Torbido diverrebbe
Ben ch'in chiar'elemento il mio bel sole.
Ma già parmi sentire
Che dai lacci di ferro incatenato
Fatto schiavo d'amore
Il piede insieme al core
Ch'a quel fonte è tirato
O libertà gradita
Quanto ti chiusi in sen
Fosti poi dipartita
Ratta come balen.
Portento se vicende
L'acqua che spegn'il foco in me l'accende.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Baini
collocazione Ms. 2482.19
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri