Scheda n. 11842

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1640-1670

Titolo

Giocarei ch'io rubbo un core

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Libro d'ariette (n. 11826/9)

Pubblicazione

[S.l.: copia, 1640-1670]

Descrizione fisica

C. 40v-43r

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall'incipit testuale. La seconda strofa dell'aria ("Volate alme volate") è scritta in partitura sotto alla prima strofa ("Fuggite core fuggite")

Titolo uniforme

Giocarei ch'io rubbo un core. Recitativo e aria

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, do minore, C)
S, Giocarei ch'io rubbo un core
%C-1@C 4-8-''6bED8bE'B''CC/'BG''C'BbAG8.bA6B/
2.1: P:a - Presto(aria strofica, do minore, 3)
S, Fuggite core fuggite
%C-1$bB@3 ''4bEEE/FGbA/GbEG/
2.2: 2:a - Presto(aria strofica, do minore, 3)
S, Volate alme volate
%C-1$bB@3 ''4bEEE/FGbA/GbEG/

Trascrizione del testo poetico

Giocarei ch'io rubbo un core
A quel ciglio che mi guarda
Non son già tanto codarda
Che non sappia trattar l'armi d'Amore.

Fuggite core fuggite
Che non vi giova
Voler far prova
Di sostener pugnando aspre ferite.
S'in campo uscite
Io vi prometto al balenar d'un guardo
Su l'arco sbigottito arderai il dardo.
Quell'arco poi calpesterò
E degl'inganni suoi mi riderò
Col passato mio dolore
Giocarei ch'io rubbo un core.

Volate alme volate
Che petto frale
Già mai non vale
Rintuzzar le saette alla beltade.
Se cimentate
Io v'assicuro con acerba sorte
In mezzo alle dolcezze anco la morte.
Il nostro pregio tra l'ombre andrà
E sarà fregio di mia beltà
Che nera l'alma d'orrore
Giocarei ch'io rubbo un core.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms. 2482.9

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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