Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Il possibile copista è identificato comparando gli esempi riportati in Ruffatti 2007b
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Trascrizione del testo poetico
Chi lontano dal suo bene
Disperato non si more
O nel petto non ha core
O per lui non ci son pene.
Se più barbari tormenti
Ch'inventar sappia un tiranno
Cedon tutti a questo affanno
Che avvelena ancor i contenti.
De l'Inferno alme dolenti
Dite voi ditelo oh Dio
S'è più fiero il dolor mio
Se son giusti i miei lamenti.
Ma pure in tal martire
Vive il mio core e le sue pene ei sente
Il ciel così consente
Perché provi più lungo il suo morire
E vuol che l'alma mia sempre infelice
Tra le pene d'amor sia la fenice.
Il rigor de la mia sorte
Questa legge hora m'addita
Che il morire sia mia vita
E che il viver sia mia morte.
Privo il cielo di pietà
Nel mio male è sempre stabile
E con moto invariabile
Contro me girando va
La perduta libertà
Pianger solo tocca a me
Che se ben lungi dal pie'
Stringon più le mie catene.
Chi lontano dal suo bene
Disperato non si more
O nel petto non ha core
O per lui non ci son pene.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Baini
collocazione Ms. 2463.9
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri