Scheda n. 11805

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1664

Titolo

Quando stanco del corso in grembo a Teti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Stradella, Alessandro (1639-1682)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 175v-185

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Gialdroni 2016: p. 111

Bibliografia

Gianturco-McCrickard 1991: n. 1.1.88, p. 40

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, C)
Quando stanco dal corso in grembo a Teti
2.1: (aria, mi minore, 3/2)
Distillatevi in pianto o mie pupille
3.1: (aria, C-32)
Son mentite le dolcezze
4.1: (recitativo, C)
La fede e la speranza
5.1: (aria, )

Trascrizione del testo poetico

Quando stanco dal corso in grembo a Teti
In traccia di riposo
Febo s’asconde e già la notte oscura
Emula il giorno in nere bende avvolta
Passeggia il ciel all’hor ch’il tutto tace
Per involar la pace
Al tormentato Eurillo.
Amor fato e fortuna
Congiuraro a suoi danni
Ond’ei carco d’affanni
Con accesi sospiri
Con frequenti singhiozzi e mesti accenti
Palesava il suo duolo all’ombre ai venti.

Distillatevi in pianto o mie pupille
Che pensi più che speri alma dolente
Se la fiamma d’Amor è sì cocente
Estingua il pianto mio le sue faville.

Chi d’Amor le salde tempre
E del cor l’infesta arsura
Ammollir tal’hor procura
Rida poco e pianga sempre.

Chi nel mar della speranza
Guida ogn’hor l’incauta nave
Se nocchiero è il crudo arciero
Nell’inganno sol s’avanza.

Son mentite le dolcezze
Scogl’e sirti sol racchiude
L’empio mar di false gioie.
Onde la nave ardita
In pelago sì vasto
Quanto s’avanza più
Tanto tant’è tradita.

La fede e la speranza
Son sogni son chimere
Son precipitij orditi
Da duoi fieri tiranni
Amore e lontananza
Onde non v’è tormento
Più crudele ed atroce
In un’alma costante
Che tradito d’amor un core amante.

Sì sì mio core è ver
Tu sei tradito
Ma che ti giova e che
S’ancor pentito
Cangi le tue dolcezze in rio dolore.

Son di morte e d’amor misero accanto
E che più spero e che
Occhi pigri al mio pianto.
Piangete pur piangete
E con diluvij d’acque
Si sommerga la vita
Fin che naufraga l’alma il cor stilli.

Distillatevi…

Ma più voleva dir l’afflitto Eurillo
Quand’un sospiro ardente
Figlio del duol immenso
Corse alle labra ad innondar la voce
Onde lasso e tremante
Il semivivo amante
Con pericol di pianto
Filomena d’Amore
I mesti giorni suoi chiuse col canto.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-GR - Grottaferrata - Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
collocazione Crypt.it.4.40

Scheda a cura di Teresa Gialdroni
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