Scheda n. 11749

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1664

Titolo

Giurai d'amarti è vero

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Carissimi, Giacomo (1605-1674)
autore del testo per musica: Benigni, Domenico (1596-1653)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 74v-80v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Bianchi 1975: p. 59
Rose 1965: n. 68, p. 178
Amendola 2016: n. 36, p. 78

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, C)
Giurai d'amarti è vero
2.1: (aria, re minore, 6/4)
Vanne pur misero amante
2.2: (aria, re minore, 6/4)
Vanne pur piangi e sospira

Trascrizione del testo poetico

Giurai d’amarti è vero
Su l’altar del tuo core
Quasi a nume immortal sacrai me stesso
Fu il sacerdote amore
La gelosia il ministro
Vittima la mia fé foco il pensiero
Giurai d’amarti è vero
Giurai né giurai solo
Tu giurasti o spergiura
Ma che? Il tuo giuramento
Quasi piuma legger sen portò il vento
Se un giorno punisse irato il cielo
Chi stolto saprà se l’ira sua chiama
O quale stratio o quale
Vedrei di te ch’hor sì superba sei
All’hor de stratii miei
Forse pietà ti scaldarebbe il seno
Ma folle son se in te pietade spero
Giurai d’amarti è vero
Ambo la fé rompemmo
Tu dell’amor io di servirti più.

Così godrem contenti
Ch’amante or il mio cor non è già fu
Lo sdegno vincitore
Narri i trionfi suoi erga i trofei
Desti le trombe e suoni in fieri carmi
All’armi all’armi
Passeggi armato il campo
E con ciglio crudel morte minacci
Frema percuota il suolo e d’ira avvampi
Faccia arringa il mio petto
Ivi il nemico attenda
E di fare se può si provi ardito
Con un picciol fanciul battaglia orrenda
Ma che già trema il core
All’apparir dell’adorato nume
Quasi farfalla al lume
M’aggiro intorno
E quanto più’l percuoto
Più brucio l’ali
E più mi resto immoto
Pria di combatter cedo
Quest’ira che sì pronta in me si scorge
Son lusinghe che porge al core infermo
Sdegno, e la speranza
Ch’ha un amante infelice
Poiché nel suo penar non ha costanza
Altro alfin che morir nulla gl’avanza
Son questi sdegni miei lampi di lume
Che vacilla e manca
E una forza stanca
Ch’esce da debolezza e non d’ardire
E salute d’un uom presso a morire.

Vanne pur misero amante
Vanne pur dove la sorte
Ti conduce ad empia morte
Per un idolo incostante.
2.
Vanne pur piangi e sospira
Che d’Amante sventurato
Mai si cangia il tristo fato.
S’a lui contro Amor s’adira
Vanne pur piangi e sospira.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-GR - Grottaferrata - Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
collocazione Crypt.it.4.19

Scheda a cura di Teresa Gialdroni