Scheda n. 11747

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1664

Titolo

Consolati mio cor

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Carissimi, Giacomo (1605-1674)
autore del testo per musica: Buti Francesco (1604-1682)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 64-71

Filigrana

Non rilevata

Note

Il refrain "Consolati cor mio" dalla seconda occorrenza presenta diverse varianti nella parte vocale.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Gialdroni 2016: p. 110
Rose 1965: p. 168, n. 36

Descrizione analitica

1.1: (refrain, la minore, C-3-C)
Consolati mio cor
2.1: (recitativo, C)
Che se non trov'in bella
3.1: (refrain, la minore, C)
Consolati mio cor
4.1: (recitativo, C)
Pensa che s'a te
5.1: (refrain, la minore, C)
Consolati cor mio
6.1: (recitativo, C)
Non dr chi tuoi pensieri
7.1: (refrain, la minore, C)
Consolati cor mio
8.1: (recitativo, C)
Intorno a ciò di più
9.1: (arietta, la minore, C)
Se tutto è variabile
10.1: (arietta, la minore, C)
Il cangiar è un rimedio

Trascrizione del testo poetico

Consolati cor mio

Che se non trov’in bella donna fede
Cosa a te non succede
Ch’avvenuta pur sempre anche non sia
A chi provò d’amor la tirannia
Mira quel mar di pianti
Che fra tempeste altissime
Di sdegno tutto sommerge
L’amoroso regno sol de traditi amanti
Dalle pupille uscio.

Consolati cor mio

Pensa che s’a te manca
Filli di fé non però manca il mondo
Sorgi homai dal profondo
Di tante angosce onde mia vita è stanca
E mira quai delizie in terra in mare
In aria in Ciel formò l’eterno Autore

Onde senza penare
Trar poterai qua giù beate l’hore
E pur folle che sei
Neghi di ritrovar nell’Universo
Altro bene che colei
Onde vai d’ogni ben sempre disperso
Eh che quando sarà la tua ferita
Mercé del tempo e di ragion guarita
Riderai dello stral che ti ferio.

Consolati consolati cor mio.

Non dir ch’i tuoi pensieri
Ribelli insidiosi
Habbian la fé giurata ai crudi imperi
D’Amor sì che non osi
Reggerli a cenni tuoi
Che sono questi amorosi deliri
E pur se vuoi
Dimmi qual fiero duol non soffriresti
Per far l’infida a te fedele e pia
E per cercar ahi lasso
La libertà natia
Sopportar non saprai più lieve affanno
Ah conosci il tuo inganno
E invece di sforzare
Alla fermezza un’aura a pietà un sasso
Deh sforza a la quiete il tuo desio.

Consolati consolati col mio.

Intorno a ciò di più quel ch’una volta
Cantò saggio Pastore
Mio core ascolta ascolta.

Arietta
Se tutto è variabile
Il mondo è ciò che v’è
Chi far potrà che stabile
Sia l’amorosa fé.
Anzi se la beltà
Del mondo e‘l variar,
Fia della fede al par
Bella l’infedeltà.

Il cangiar è un rimedio
Ch’Amor lo benedì
Se no morian di tedio
Tutti gli Amanti un dì.
Quindi è che lieto va
Chi prima si mutò
E chi fedel restò
La penitenza fa.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-GR - Grottaferrata - Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
collocazione Crypt.it.4.17

Scheda a cura di Teresa Gialdroni