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Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Del faretrato nume amor tiranno
Ninfe belle, che il prato sfiorate
Sì, sì, quel giglio ameno
Per tradir le semplicette
Trascrizione del testo poetico
Del faretrato nume amor tiranno
Chi vidde mai più insidioso inganno
Per far preda dell’alme o tradire
L’incaute pastorelle
Ch’in questo prato adorno
Colgono i fior senza temer periglio
Cangiar le sue sembianze
In vago e puro giglio
Per esser poi da quelle
Poste nel sen senza mirar il danno
Chi vidde mai più insidioso inganno.
Ninfe belle, che il prato sfiorate
Non toccate quel candido fior.
Sotto spoglie di giglio odoroso
Sta nascoso il tiranno dei cuor.
Sì, sì, quel giglio ameno
Che con le foglie intatte
Imitando del latte
Il bel candore
Rapisce a voi gli sguardi.
E quegli amore,
Ah, per questo bramate serbare
Al vostro cor la cara pace.
Ah no, non lo toccate
Anzi volgendo altrove
Col passo ancora i lumi
Nemmen di rimirarlo vi fidate
Che tal veleno ognor quell’empio spira
Che puote avvelenar chiunque il mira.
Per tradir le semplicette,
Vezzosette pastorelle
Spesso veste il nume alato
D’innocenza il bel candor.
Ma se quelle per diletto
Dentro il sen gli dan ricetto
Tosto sentono impiagato
Di mortal ferita il cor.
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collocazione Cantate 32bis.29
Scheda a cura di Ivano Bettin