Scheda n. 11120

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1800

Titolo

Cantata à Voce Sola di Contralto

Presentazione

Partitura

Fa parte di

[Cantate da camera] (n. 5597/28)

Redazione

[S.l. : copia, XVIII sec.]

Descrizione fisica

C. 168r-173v ; 207x265 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall’incipit testuale.

Titolo uniforme

Organico

Canto e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Ninfe, più non è vero
2.1: Largo(aria, fa maggiore, 3/4)
Quel viso che nel rio
3.1: (recitativo, c)
Languido fiore intanto
4.1: (aria, sol minore, 2/4)
Appena balena

Trascrizione del testo poetico

Ninfe, più non è vero
Che tra le selve e in queste piagge amene
Gode innocente core ore serene.
Ohimè ch’il più legiadro,
Il pastor più gentile
Che guida il bianco gregge
Al piano, al fonte turba
La nostra pace se pur
Non sia sotto mentite spoglie
L’istesso Dio d’amor ch’a noi la toglie.
Non v’è noto il pastor?
Egli ha nel viso un non so che
Di minaccioso e altero,
Ha ne’ labri di rose
Tante spine pungenti
Quanti mai sa formar cari l’accenti,
Negro ha d’ebano il ciglio e com’incolto
Così vago e gentile il crine e il volto.
Fuggite, oh sì, fuggite
Il leggiadro garzon che de’ suoi rai
Tosto v’accenderà se ben non ama,
Se ben non sente amor così nel lago
La semplicetta imago
Un narciso che beve
Fece languir d’amore
Tra l’onde ancor quel sitibondo fiore.

Quel viso che nel rio
Innamorò Narciso
Dicea col mormorio:
«Io non intendo amor».
Se brami ch’io ti baci
Sì, ma non ch’io t’ami
Né i labri sian più audaci
Ch’un fior li porge a un fior.

Languido fiore intanto
Restò Narciso e nelle belle foglie
Ritiene ancor le sue amorose doglie,
Così voli coll’aure
L’annuncio infausto, o care,
A un solo sguardo del pastor
Semplicetto amor vi rubberà l’alma
Dal petto, anzi non sarà
Amor, ma un rio destino:
Vi forzerà ad amar senza che mai
Amor rivolga in voi pietosi i rai.

Appena balena
Quel lampo lucente
E vedi già spente
Le fiamme e l’ardor
E resta più mesta
Pupilla più ardita,
Delusa e smarrita
In mezzo all’orror.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 32bis.28

Scheda a cura di Ivano Bettin
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