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Redazione
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Titolo dall’incipit testuale.
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Tirsi in van tu mi siegui
Quanto allor piansi e penai
Ma conoscendo alfine
Pria vedrai senz’onde il mare
Trascrizione del testo poetico
Tirsi in van tu mi siegui
E cerchi invano,
Cogli amorosi sguardi
Farmi noto il tuo amore,
Sappi che nel mio petto
Disprezzo per te serbo e non affetto,
Né lascierò già mai
D’esserti dispietata,
Poiché stimo ben giusto
A ch’ingrato mi fu essere ingrata.
Rammentati, crudele,
Quando presso a quel fonte
Ti spiegai del mio cor l’ardente fiamma
Che per te mi struggea
E con umili accenti
Cercai al mio dolore,
Da te pietade almen, se non amore.
Tu allor tutto orgoglioso
Poco curando del mio cor l’affetto
Da me t’allontanasti
E sprezzando il mio pianto
In braccio a mille affanni mi lasciasti.
Quanto allor piansi e penai
In vedermi di te priva
Sallo il ciel, amor lo sa.
Ben sovente io ti chiamai
In ogn’antro, in ogni riva
Sol per chiederti pietà.
Ma conoscendo alfine
Che in van serbava affetto
Per uno ingrato core
Della ragion fattomi un forte scudo
contro amore io pugnai
E riconobbe in poco tempo il core
Abbattuto per me l’arciero amore.
Sin dall’or tutta lieta,
Goduta ho sempre e godo
Dolce e tranquilla pace
Ed or che in te ben scorgo
Segni per me d’amore
E che brami pietade
Crudel pietà ti niego
E pria che da te parta
I sensi del mio cor così ti spiego.
Pria vedrai senz’onde il mare,
Secco april e senza fiori
Ch’io dia pace al tuo dolor.
Pria vedrai non più cercare
L’ape industre i dolci umori
Ch’io gradir possa il tuo amor.
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collocazione Cantate 32bis.27
Scheda a cura di Ivano Bettin