Scheda n. 11099

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1800

Titolo

Napoli | Tu sei pur sventurata | Cantata | Del P. D. Diogenio Bigaglia

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bigaglia, Diogenio (1676-1745)

Fa parte di

[Cantate da camera] (n. 5597/7)

Redazione

Napoli : copia, [XVIII sec.]

Descrizione fisica

C. 34r-41r ; 207x265 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dal frontespizio. Il manoscritto è stato realizzato dal copista, probabilmente di origini napoletane, ormai comunemente identificato come “Napoli A” e riconoscibile dal fregio simile a una mano stilizzata che generalmente pone sulle carte da lui vergate (Cfr. Bibliografia). In calce all’ultima pagina di musica: «Il Fine L.D.M.S.V».

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Largo(aria, re minore, c)
Tu sei pur sventurata, o farfalletta
2.1: (aria, do maggiore, 2/4)
Se t’aggiri al suo bel foco
3.1: (recitativo, c)
Eguale in ogni stato foss’il tuo mal
4.1: (aria, re minore, 2/4)
Farfalletta sai perché

Trascrizione del testo poetico

Tu sei pur sventurata, o farfalletta,
Hai vicina, hai presente
La chiara e bella face
Che tanto, oh Dio, ti piace
E che bramasti
Ma d’accostarti
Ad essa or più non osi.
Perché mai, di’ perché?
Ma il so, tu temi
La bellezza che cerchi e t’allontana
Quell’istesso splendor ch’ognor t’alletta.

Se t’aggiri al suo bel foco
Ti spaventa il mortal tuo dolce ardor.
Se ne stai lontana un poco,
Ti tormenta il cordoglio del tuo amor.

Eguale in ogni stato foss’il tuo mal
Vorresti e non vorresti
Ti stimola il desir,
Ti spinge amore verso
La face amata, ma poi saggio pensier
Di tua salvezza; fuggi!
Ti dice, all’or tu fuggi
E all’ora più che lunge ne stai
Tu più la brami
Perché troppo t’invita
E troppo l’ami
Se a quella poi t’accosti impatiente
Temi in un col tuo danno il tuo periglio,
E timida ed amante
Per fuggir, per restar non hai consiglio.
Ahi farfalletta, ahimè nel tuo dolore
Veggo sì ben espresso il dolor mio,
Qual tu misera sei tal sono anch’io.

Farfalletta sai perché
Ho di te tanta pietà
Perché nel tuo destin veggo il mio fato.
Anche il povero mio cor
Nell’amor d’una beltà
Per amar, per temer è sventurato.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 32bis.7

Scheda a cura di Ivano Bettin
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