Scheda n. 837

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1750-1800

Titolo

[Bei prati, freschi rivi, erbe, ombre e fiori]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Fa parte di

Scarlatti / Cantata (n. 745/18)

Redazione

[S.l. : copia, 1750-1800]

Descrizione fisica

C. 61v-64v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Bei prati, freschi rivi, erbe ombre e fiori
2.1: Largo(aria, mi♭ maggiore, c)
Morte chiamo, e morte
3.1: (recitativo, c)
Che di morte favello
4.1: Lento(aria, re minore, c 3/4)
Il mio duolo infinito

Trascrizione del testo poetico

Bei prati freschi rivi, erbe ombre e fiori
Colli giganti e verdeggianti selve
E noi suoi cittadini augelli e belve
Segretari ben fidi ai miei dolori
Deh alla crudel per pietà ridite
Le ferite
Che soffrire mi convien per le nel core
Onde almeno le sia noto il mio dolre

Morte chiamo e morte
Gridan forte e valle e speco
Morte grida l’eco
E più mite un suon confonde
Ma a che pro se al dolor mio
Duolsi l’eco e morte non risponde
Pur il mar il fonte e il rio
Al mio duol sospiran meco

Ché di morte favello
Se per farmi morire ad ogni istante
Mi niega il ciel la morte
O sfortunato o disprezzato amante
Rifiuto della morte e della vita
Così vedi schernita
L’immutabil tua fede
E vivi ancora dunque
A far che tu mora
Quando lenta la man sospende i colpi
Forza non ha il tenore
Del tuo acerbo dolore

Il mio duolo infinito e fatale
Nella morte non trova riposo
E dir posso con vanto odioso
Che il mio duolo m’ha reso immortale.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Baf - Bologna - Archivio-Biblioteca dell'Accademia Filarmonica
fondo FA1
collocazione 1417.18

Scheda a cura di Raffaele Deluca
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