Scheda n. 10816

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1669

Titolo

Anonimo [Non ho che perder più]

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 1-4

Filigrana

Non rilevata

Note

"Anonimo" aggiunto da mano successiva (ottocentesca?). C.1 bruciata da inchiostro in corrispondenza del capolettera.

Organico

Mezzosoprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, c)
Non ho che perder più
2.1: (recitativo e aria, 3/2, 6/8)
Gran sventura del mio fato
3.1: (recitativo e aria, 3/2, 6/8)
Pensier miei ch’hor m’agitate

Trascrizione del testo poetico

Non ho che perder più
Nel mirare un bel Thesoro
D’un crin d’oro
L’alma e il core dal sen tolto mi fu
Non ho che perder più.

Gran sventura del mio fato
Sfortunato
Un sol guardo mi dié morte
Un tesor mi fé mendico
Così va chi ha il ciel nemico
O si muore o non ha sorte
Te stringi dunque le ritorte
A i tuoi furti aurato crine
che se vivi di rapine
godi che la cagion fosti sol tu
Non ho che perder più.

Pensier miei ch’hor m’agitate
Che bramate
Già son preda d’un bel volto
Da un sol crin pende mia vita
Il rihaver l’alma rapita
È pensiero troppo stolto
Su tacete io non ascolto
Nel mio mal folli consigli
Gli son contento fra perigli
Di poter sempre dir in servitù
non ho che perder più.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.17 (B) [olim C.I.8B (A.54)].1

Scheda a cura di Cinzia Trabucco
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