Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1669
Titolo
Anonimo [Non ho che perder più]
Presentazione
Partitura
Fa parte di
Canzoni di diversi autori (n. 10815/1)
Redazione
Copia
Descrizione fisica
C. 1-4
Filigrana
Non rilevata
Note
"Anonimo" aggiunto da mano successiva (ottocentesca?). C.1 bruciata da inchiostro in corrispondenza del capolettera.
Titolo uniforme
Organico
Mezzosoprano e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
1.1: (aria, c)
Non ho che perder più
Non ho che perder più
2.1: (recitativo e aria, 3/2, 6/8)
Gran sventura del mio fato
Gran sventura del mio fato
3.1: (recitativo e aria, 3/2, 6/8)
Pensier miei ch’hor m’agitate
Pensier miei ch’hor m’agitate
Trascrizione del testo poetico
Non ho che perder più
Nel mirare un bel Thesoro
D’un crin d’oro
L’alma e il core dal sen tolto mi fu
Non ho che perder più.
Gran sventura del mio fato
Sfortunato
Un sol guardo mi dié morte
Un tesor mi fé mendico
Così va chi ha il ciel nemico
O si muore o non ha sorte
Te stringi dunque le ritorte
A i tuoi furti aurato crine
che se vivi di rapine
godi che la cagion fosti sol tu
Non ho che perder più.
Pensier miei ch’hor m’agitate
Che bramate
Già son preda d’un bel volto
Da un sol crin pende mia vita
Il rihaver l’alma rapita
È pensiero troppo stolto
Su tacete io non ascolto
Nel mio mal folli consigli
Gli son contento fra perigli
Di poter sempre dir in servitù
non ho che perder più.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.17 (B) [olim C.I.8B (A.54)].1
collocazione 33.4.17 (B) [olim C.I.8B (A.54)].1
Scheda a cura di Cinzia Trabucco