Scheda n. 10802

Se l’antica mia guerriera
col suo stral m’assalirà
Vive in me novella arciera
ch’a mio pro combatterà.

Ben io torno al rischio usato
D’incontrar chi mi piagò
Ma nel cor d’un sole armato
De suoi rai tema non ho.

Eccomi al fero aspetto
di quella sempre rea a cui d’avante
Tremar gelar solea
Empia che fai
Che non opri i tuoi sforzi a soggiogarmi
Sì sì ripiglia l’armi
Avventa un guardo un riso
E qui se tanto puoi lasciami ucciso.

Ahi fia vano ogn’assalto
ch’io son cinto di smalto
E chiudo in seno amazzone possente
Che esce in campo un dì teco a battaglia
Si vedrà si vedrà chi più voglia.
Quando cheta io mi giacea
In poter di tua beltà
Ahi forzarmi non dovea
Disperato a fuggir tua crudeltà.

Che scempio tu festi di me
Sì barbaro esempio avanza ogni fé.
Mi vedesti penare
Mancare languire morire
E mentre pur bastassi
Con un guardo a sanarmi
Ahi mel negasti.