Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1650-1690
Titolo
del sig.r Giuseppe de Rossi [Il poter d’avverso fato]
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Rossi, Giuseppe de (ca. 1650-1719/20)
Fa parte di
Composizioni vocali da camera (n. 10536/12)
Redazione
[s.l : copia, 1650- 1690]
Descrizione fisica
C. 120- 128 [olim c. 122- 130]
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Il poter d'avverso fato. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Descrizione analitica
1.1: (aria, sol maggiore, c)
Il poter d’avverso fato
Il poter d’avverso fato
2.1: (aria, re maggiore, c)
Di mia Filli se gl’occhi benigni
Di mia Filli se gl’occhi benigni
3.1: (aria, do maggiore, 3/2-c-3/2)
Vieni o cara e tua sembianza
Vieni o cara e tua sembianza
4.1: (recitativo, c)
Non paventan gl’amanti altro periglio
Non paventan gl’amanti altro periglio
Trascrizione del testo poetico
Il poter d’avverso fato
Col soffrir superarò
Di costanza un core armato
Debbellato mai restò.
O sia prospera o cruda fortuna
Il mio cor nella pace riposa
Con assalti l’onda importuna
Duro scoglio abbatter non osa.
Di mia Filli se gl’occhi benigni
Volgeransi pietosi ver me
Volgeransi pietosi per me
Mai potranno gl’altri maligni
Farmi reo d’instabile fé.
Vieni o cara e tua sembianza
Vagheggiando il core amante
Clitia sia al sol vagante
Esemplar di mia costanza.
Fulmini turbini io non pavento
Di Filli amabile
La fede stabile
Mi fa contento.
Non paventan gl’amanti altro periglio
Che il fosco balenar d’amato ciglio.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione 2488.12
fondo Baini
collocazione 2488.12
Scheda a cura di Aurora Marcelli