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Titolo uniforme
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Descrizione analitica
Lungi dal suo bel Nume
Uccidetemi una volta
Contro me se congiurate
Tante potenze a che? A in crudelire
Misero afflitto e solo
Viver lungi dal bene adorato
Ah so ben io perché tiranni i cieli
Astri barbari se pensate
Non mi sgomenta no
Trascrizione del testo poetico
Lungi dal suo bel Nume
Tra gemiti e sospiri
In continuo penar vinca Daliso
Quando de pianti suoi stanco non satio
Un dì il suo duol a sfogar prese cosi.
Uccidetemi una volta
Fiere stelle e che tardate.
Contro me se congiurate
Tutte son le Deità
Voi con barbara pietà
Di mia vita il fil troncate
Uccidetemi una volta
Fiere stelle e che tardate.
Tante potenze a che? A in crudelire
Contro un afflitto core
Quel tiranno d’Amore
È troppo oh Dio pur troppo
Se non altro l’istesso pensier mio
Basta da sé tante potenze a che?
L’amor mio la mia costanza
Il pensier la gelosia
Con severa tirannia
Di trafigermi han possanza
Senza fa che lontananza
Sol trionfi oggi di me
Tante potenze a che?
Misero afflitto e solo
Tra l’ombre del mio duolo
Senza i rai del mio sol come vivrò
Privo di vita oh Dio chi viver può.
Viver lungi dal bene adorato
No mio core possibil non è
Se l’alma dimora
Nel bello ch’adora
Di viver senz’alma
Sperar non si dé
Viver lungi dal bene adorato
No mio core possibile non è.
Ah so ben io perché tiranni i cieli
M’allontanan da Irene
A colpi d’aspre pene
Della costanza mia voglion far prova.
Astri barbari se pensate
Che s’estingua in me l’ardore
Perché lungi il foco sta
V’ingannate v’ingannate
Ch’in eterno entro il mio core
L’alt’incendio durerà.
Astri barbari se pensate
Che s’estingua in me l’ardore
Perché lungi il foco sta.
Non mi sgomenta no
Che per nuovo rigor del cieco Nume
Sento le fiamme e pur non godo il lume.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.4.1 [olim Cantate 61].17
Scheda a cura di Cinzia Trabucco