Scheda n. 10546

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1750

Titolo

Sotto frondosa vite

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

composizioni da camera (n. 10448/11)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1700-1750]

Descrizione fisica

C. 73-78v

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Sotto frondosa vite
2.1: (aria, fa maggiore, 6/8)
Amo un guardo e pur mi fere
3.1: (aria, re minore, 3/8)
Il celeste che si veste
4.1: (recitativo, fa maggiore, c3/2)
Il bigio che dimostra
5.1: (recitativo, re minore, c)
Il chiaro che si placa
6.1: (recitativo, la minore, c)
Sì sì che l’occhio bianco
7.1: (aria, re minore, c3/4)
E se ogn’occhio al mio sen vale un tesoro

Trascrizione del testo poetico

Sotto frondosa vite
Che fra biondi racemi
Mostra gl’ori rapiti al sol diurno
Filen con plettro eburno
Mentre sibila dolce aura cortese
Intorno al serpeggiar di quella pianta
prende gl’occhi a lodare e così canta.

Amo un guardo e pur mi fere
Ogni guardo di beltà
L’occhio nero ch’è fedel
più degl’altri m’innamora
ma se apprendo ch’è crudel
impiagarmi più non sa

Il celeste che si veste
A livrea di vago cielo
Svena il core a tutte l’hore
Ma se veggio ruggiadoso
Lagrimoso
Io mi rido del suo telo
Il celeste che si veste
A livrea di vago cielo.

Il bigio che dimostra
Tener del foco mio Il cener spento
Mi dà mi dà tormento
Il fosco che dipinge
Ai riposi del sen due notti care
Mi fa mi fa penare.

Il chiaro che si placa
Con vezzosi tranquilli in fronte l’ire
Mi fa mi fa morire.

Sì sì che l’occhio bianco
È l’idolo del cor
Con candido latte
con albe più intatte
Mi nutre e ravviva
Le pene d’Amor
Sì sì che l’occhio bianco
È l’idolo del cor.

E se ogn’occhio al mio sen vale un tesoro
tutti gl’occhi son belli ed io gl’adoro.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.1 [olim Cantate 61].11

Scheda a cura di Cinzia Trabucco
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