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Redazione
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Titolo uniforme
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Descrizione analitica
Alza il remo nocchiero ed hor ch’il mare
Voi serbate fida pace
Dalla leggiadra sponda
Aure voi che mormorando
Ruscelletti limpidetti
A chi parlo? A chi dico? Ah fiero Amore
Trascrizione del testo poetico
Alza il remo nocchiero ed hor ch’il mare
Con susurri placati
Va baciando la riva e torn’a Dori
Ferma la voga e senti
Un cor che langue al riposar dei venti.
Voi serbate fida pace
Lieto mare amiche arene
Ma il mio core che farà?
Sempre in guerra di due stelle
Mai dà tregua alle catene
Dormon pure le procelle
Né mai dormon le mie pene
Col rigor d’una beltà
Voi serbate fida pace
Lieto mare amiche arene
Ma il mio core che farà?
Dalla leggiadra sponda
ogni fior da quest’acque imperla il fronte
Al sol dall’Orizonte
fatto specchio del Mar si mira all’onda
E l’onda che non mugge
Scherz’al sol bagn’il fiore e poi sen fugge
per me solo si vede ahi sventurato
Fiero il mar fosco il sole il fior seccato.
Aure voi che mormorando
rattemprate in noi l’ardor
Dite voi vedrò quel quando
che dal vento del gioire
spento il foco del martire
Mite havrò l’incendio al cor
Ruscelletti limpidetti
che qui ogn’hora in mar cadete
Quegli argenti che portate
Quei cristalli ch’inondate
Son lusinghe di mia sete
Ruscelletti limpidetti
Che qui ogni’hora in mar cadete.
A chi parlo? A chi dico? Ah fiero Amore
Mi sente il mar’e ride al mio dolore.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.4.1 [olim Cantate 61].10
Scheda a cura di Cinzia Trabucco