Scheda n. 807

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1750

Titolo

N° 32

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bigaglia, Diogenio (1676-1745)

Redazione

[S.l. : copia, 1700-1750]

Descrizione fisica

C. 91-93 ; 210x280 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Il compositore è stato ricavato dall’indice. In cima alla cantata si intravvede un titolo che è stato tagliato quasi interamente dal margine superiore del foglio.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bini 1995: p. 416

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
s, Elisa anima mia già al mare in seno
2.1: Largo ed affettuoso(aria, do maggiore, c)
s, Dove sei mio caro bene?
3.1: (recitativo, c)
s, Senti già d'ogni intorno
4.1: Andante ma non presto(aria, la minore, 12/8)
s, Sente il mio duol sin l'arboscello e il fonte

Trascrizione del testo poetico

Elisa anima mia già al mare in seno
Caduto è il giorno, e già nel chiuso ovile
Stanche dell’opre lor pladici sonni
Tra le feconde agnelle
Dormon le pastorelle.
In silenzio profondo
Tutto già posa il mondo.
Sol io cui dolce affanna
Per te cura d’amor misero sveglio
E alla sorda capanna
Di te chiedendo invano invan sospiro
Crudel se il mio martiro
Non ti muove a pietà, muovati almeno
La violata fede e i giuramenti
Ingrata e lo rammenti
E ancor non vieni?
Mel promettesti
Ah ten sovenga
E ‘l promettesti in faccia a tutti i dei
E nol curi e non vieni e dove sei?

Dove sei mio caro bene?
Tu non vieni io pur ti chiamo
Qual tu verde ascoso ramo
Vedovetto rossignolo.
Bella mia crudel compagna
Deh rispondi, e alle sue pene
Allor più che il cor si lagna
Non lasciarlo afflitto e solo.

Senti già d’ogni intorno
Gl’augei nunzi del giorno
Chiamar l’alba vicina e ancor non vieni.
Io pur là sol ti aspetto
E sol mi resta tanto
Di spirto oh dio quanto vaglia a sfogare
Per ultimo conforto
In un languido ohimè gl’affanni miei
Bella Elisa ove sei?

Sente il mio duol sin l’arboscello e il fonte
E là dal monte
Il duro falso ancor sospira e piange.
Crudel tu sol le pene mie non senti
E a miei lamenti
Quell’ostinato cor mai non si frange.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.Ms.3710.27

Scheda a cura di Silvia Castellan
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