Scheda n. 9929

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1690 e il 1710

Titolo

Del Sig:r Pier Simone Agostini

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Agostini, Pietro Simone (ca. 1635-1680)

Fa parte di

13 cantate (n. 9924/5)

Pubblicazione

[S.l. : copia, fine XVII sec.]

Descrizione fisica

C. 17r-21r ; 220 x 290 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall’incipit testuale. Capolettera ornato.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

URFM: Son pur care quelle pene
Gaspari 1893: III, p. 192
Bettin 2022: III.25

Descrizione analitica

1.1: (aria-refrain, re maggiore, c)
Son pur care quelle pene
2.1: (recitativo, c)
Non vanti i suoi portenti
3.1: Allegro(aria, re maggiore, 12/8)
Cupido uno strale
4.1: (aria-refrain, re maggiore, c)
Son pur care quelle pene
5.1: (recitativo, c)
Ma perché solo un guardo in me s’avventa
6.1: (aria, re maggiore, c)
All’armi, guerriere pupille
7.1: (arioso, re maggiore, 3/2)
Ch’il mio core un bersaglio offre per mille
8.1: (recitativo, c)
No, più non si tardi, o luci vaghe
9.1: (aria-refrain, re maggiore, c)
Son pur care quelle pene

Trascrizione del testo poetico

Son pur care quelle pene
Ch’il mio cor soffre costante
Se mi rendano al mio bene
Sempre più gradito amante.

Non vanti i suoi portenti
La salamandra che nel foco vive,
Se fiamme più nocive
Porgono al viver mio grati alimenti.
Una furia io son ch’a poco a poco
Mi ravvivo morendo in grembo al fuoco.

Cupido uno strale
Vibrandomi un dì
Ferita mortale
Nel petto m’aprì.
Ne gode così colei ch’amo tanto
Che lieto mi vanto
Di sangue rimirar vuote le vene.

Son pur care quelle pene…

Ma perché solo un guardo in me s’avventa
E la man feritrice è così lenta
S’il mio core bersaglio offre per mille.

All’armi, guerriere pupille,
Combatta, mi abbatta
De sguardi uno stuolo
Destate, scoccate in un solo
Saette e faville.
All’armi, guerriere pupille,

Ch’il mio core un bersaglio offre per mille.

No, più non si tardi, o luci vaghe,
Che quanti guardi son tante piaghe
E d’amar e languir sol mi conviene.

Son pur care quelle pene…

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione V.41.5

Scheda a cura di Ivano Bettin
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