Scheda n. 9907

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1735

Titolo

N. 19 / Tormentata da cruda lontananza / Cantata à Voce sola di Soprano / del Sig.r Francesco / Mancini

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 9055/19)

Redazione

[Napoli : copia, 1700-1735]

Descrizione fisica

C. 97v-104v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Wright 1975: n. 186, p. 406

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, re minore, c)
Tormentata da cruda lontananza
2.1: And.te(aria, la minore, 3/4)
Ben comprendo o Nume Alato
3.1: (recitativo, mi minore, c)
Poi rivolta a quel fonte
4.1: (aria, la minore, 2/2)
S’io potessi come voi
5.1: (recitativo, la minore, c)
Al fine il Cieco Nume
6.1: All.o(aria, do maggiore, c)
Doppo tanti affanni al core

Trascrizione del testo poetico

Tormentata da cruda lontananza
Clori vezzosa un dì chiedeva ai numi
Ch’avessero pietà dei suoi martori
E su l’erbetta assisa
Presso un limpido rio
Così prese a sfogar col cieco dio.

Ben comprendo o Nume Alato
Che di me ti prendi a gioco
Con tiranna lontananza
Vuoi provar la mia costanza
per accrescer il mio foco.

Poi rivolta a quel fonte
Vide scherzarli accanto
Vaghe ninfe a pastori
Che col suono e col canto
Spiegavano contenti i loro amori
Ond’ella oppressa dal suo rio dolore
Proruppe in pianto amaro
Per la pena crudel che l’affliggea
E volgendosi a lor così dicea:

S’io potessi come voi
Star vicina all’idol mio
Darei pace al mio tormento
Con allegro e fido core
Amerei felice anch’io
Già cangiatosi in contento.

Al fine il Cieco Nume
Mosso a pietà da l’infelice amante
rese niso vicin fido a costante.

Doppo tanti affanni al core
Doppo tante tante pene
È pur dolce un bel gioir
Allor più diletta amore
Quando l’alma si sovviene
Del passato suo martir.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.3.33 [olim Cantate 28].19

Scheda a cura di Giulio Amandorla
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