Scheda n. 9988

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Del S.r Aless:o Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Fa parte di

[Cantate e arie] (n. 9987/1)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1701-1710]

Descrizione fisica

C. 1r-10r

Filigrana

Non rilevata

Note

La carta di apertura della cantata presenta uno spazio destinato al letterone iniziale, non realizzato

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Là nel bel sen della regal Sirena
2.1: (aria, fa maggiore, c)
Lungi dunque dalla vita
2.2: (aria, fa maggiore, c)
Non son viva e non son morta
3.1: (recitativo, c)
Miei dogliosi sospiri
4.1: (aria, sol minore, 3/8)
Non ha tante stelle
5.1: (recitativo, c)
Onde questo bel suolo
6.1: (aria, do minore, 12/8)
Crudele possanza
7.1: (recitativo, c)
Di sua piaga il mio Cor già mai fia sano
8.1: (arioso, fa maggiore, c)
Se 'l bel medico mio vive lontano

Trascrizione del testo poetico

Là nel bel sen della regal Sirena
Dove il vago Sebeto
Tutto ridente e lieto
Tra sponde di smeraldo
Quasi latte dà vita a mille a mille odori
Posato avea appena
Ninfa latina il peregrino piede,
Che del duo fatta erede,
Sfogando in giusti accenti
Lacrimò su le corde i suoi lamenti.

Lungi dunque dalla vita
priva d’alma e senza core
Per miracolo d’Amore
Ancor viva il duo m’addita.
Non son viva e non son morta,
E son morta e sono viva
Se la speme mi ravviva,
Moro ohimé nel duol assorta.

Miei dogliosi sospiri
Colà sul Tebro e solo
Fate fede al mio bene
Del mio Amor, del mio duol, delle mie pene.

Non ha tante stelle
Il Ciel luminoso
Né tante procelle
L’Egeo/Il mar tempestoso
Quanti martiri,
Quanti deliri
In fiero dolor
Sente l’alma ch’è lungi dal cor.

Onde questo bel suolo
Di Partenope amena
Per così grave pena
Senza mi sembra sol d’affanni e duolo
Qui raccolgo infelice
Frutti acerbi di pianto e di sospiri
Se lungi è l’Idol mio gioie fuggite
E voi diletti addio.

Crudele possanza
Di ria lontananza
Saldar la ferita
Già mai non potrà.
Se dolce e gradita
Nel core d’Amore
Impressa vi sta.

Di sua piaga il mio Cor già mai fia sano
Se ’l bel medico mio vive lontano.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione DD.50.1

Scheda a cura di Giulia Giovani
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