Scheda n. 9936

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1690 e il 1710

Titolo

Del Sig:r Stradella

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Stradella, Alessandro (1639-1682)

Fa parte di

13 cantate (n. 9924/12)

Pubblicazione

[S.l. : copia, fine XVII sec.]

Descrizione fisica

C. 55r-57v ; 220 x 290 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall’incipit testuale. Capolettera ornato.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

URFM: Tiranno di mia fè, d'affetto ignudo
Gaspari 1893: III, p. 192

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, re minore, c)
Tiranno di mia fé
2.1: (aria, fa maggiore, c)
Crudo aletto
3.1: (recitativo, c)
E voi fieri tormenti
4.1: (aria, sol minore, c)
Ma no, scagliate pure
5.1: (recitativo-arioso, c)
Ma se mi lasci, ingrato

Trascrizione del testo poetico

Tiranno di mia fé
D’affetto ignudo perfido
Ingannatore così mi lasci
In preda al duolo
E l’infido tuo cuore armato
A danni miei già fatto scudo
Vuol con barbare tempre
Ch’abbattuta da gl’astri
Io viva sempre.

Crudo aletto dal mio petto
Vanne pur lungi.
Non amette il tuo rigore
Ch’il mio core più ti serbi fedeltà.

E voi fieri tormenti
Contumaci guerrier
Del mio cordoglio
Con lacrime dolenti
Fate che questo seno
Non tenti in vano
Intenerire un scoglio.

Ma no, scagliate pure
Al mio cor dardi e quadrella
Che si pasce tra sventure
Chi ha nemiche anche le stelle.

Ma se mi lasci, ingrato,
Rendimi il cor che mi involaste un giorno;
Sì, quel cor ch’hai rubato,
Fa’ che dentro il mio sen faccia ritorno
E nota ti farà la mia costanza.
Che veleno dell’alma è la speranza.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione V.41.12

Scheda a cura di Ivano Bettin
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