Scheda n. 8010

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1630-1670

Titolo

Lamento di Zerbino. Del S.r Mario Savioni / Mortalmente ferito

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Savioni, Mario (1606/8-1685)
autore del testo per musica: Benigni, Domenico (1596-1653)

Fa parte di

Pubblicazione

[Roma : copia, 1650-1680]

Filigrana

Non rilevata

Note

Argomento tratto dal Canto XXIV dell’Orlando furioso: lo scontro armato fra il cristiano Zerbino e il re tartaro Mandricardo.

Titolo uniforme

Mortalmente ferito. Cantata, Lamento di Zerbino

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Amendola 2016: p. 55
Eisley 1964b: n. 81, p. 275
Porter 2001: pp. 101-103.

Descrizione analitica

1.1: (aria, do minore, 3/1)
Mortalmente ferito
2.1: (aria, 3/1)
Isabella da i Lumi
3.1: (aria, 3/1)
Dover di cavaliero
4.1: (aria, 3/1)
Contro furor che pugna
5.1: Adagio(aria, 3/1)
Su le soglie di morte
6.1: (aria, 3/1)
Ma l’alma sbigottita
7.1: (recitativo-arioso, c)
Non più sospiri Isabella non più
8.1: (aria, 3/1)
Isabella mia diva
9.1: (aria, 3/1)
Isabella cor mio
10.1: (recitativo-arioso, c)
Qui dal mortal suo velo
11.1: (aria, do minore, 3/1)
Hor va misero Amante

Trascrizione del testo poetico

Mortalmente ferito
A la sua vita accanto
Zerbino tramortito
Giace tra ‘l sangue e ‘l pianto.

Isabella da i Lumi
Versa lagrime amare
Ma le piaghe son fiumi
Che fan di sangue un mare.

Dover di cavaliero
Armò al campion la mano
Ma d’un tartaro fiero
L’ira lo stese al piano.

Contro furor che pugna
Ferocemente in campo
Tal’hor non trova scampo
Virtù che ferro impugna.

Su le soglie di morte
Scolorito il sembiante
Scherzo d’iniqua sorte
Giace immoto l’amante.

Ma l’alma sbigottita
Dal pianto d’Isabella
Richiamata a la vita
Flebil così favella:

Non più sospiri Isabella non più
Stringi al dolore il freno
Io non sento i martiri
Perché ti moro in seno
Perché tanto dolore.
Io no non t’abbandono
Teco resta il mio core
Il cor c’avesti in dono.

Isabella mia diva
Prendi in pegno mia fede
Amor che mi ti chiede
Farà che teco io viva.

Isabella cor mio
Vita gioia tesoro
Non posso più mi moro
Rimanti in pace a Dio.

Qui dal mortal suo velo
L’anima il volo sciolse
E per pietà si dolse
L’Aria la Terra e’l Cielo
E qui
La misera Donzella
L’infelice Isabella
Lacerando le chiome
Chiamò Zerbin per nome
E tramortì.

Hor va misero Amante
Nell’amor tuo costante
Piangi sospira adora
Ah che strugge brev’ora
Quant’Amor frabricò gioie e contenti
Sugl’usci del piacer strano i tormenti.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

US-Eu - Evanston (IL) - Northwestern University, Library
collocazione Mss. 1.34

Scheda a cura di Irene Maria Caraba
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